3 Ottobre, 2020 Urban Exploration
Un Ex istituto d’arte, forse uno dei pochi cosi all’avanguardia che dava opportunità di crescita artistica a livello completo, ad oggi di scuole che offrono questo ce ne sono ben poche.
La struttura riversa nell'abbandono più totale, erbacce e piante la ricoprono in buona parte, nascondendola. Si eleva in 3 piani ed in ognuno di essi sono suddivisi aule e laboratori (Ebanisteria, oreficeria, pittura in tutte le sue forme, tessitura, falegnameria, scultura, mosaico, disegno tecnico, ceramica…) e biblioteca consultabile dagli alunni.
Attraversando l’immensa struttura il sentimento che prevale è la tristezza, qui i ragazzi erano liberi di esprimersi e si adoperavano nel realizzare elaborati, rimasti lì a terra come se ormai non avessero più valore.
I laboratori sono ancora pieni di materiali pregiati e attrezzature professionali di gran valore, dai torni alle frese, dai forni a crogiolo alle saldatrici, da pantografi per legno a pitture e ceramiche, presse, ed un telaio per la tessitura e molti altri macchinari artigianali; strumenti e spazi ad oggi rari da trovare a disposizione in una scuola ma fondamentali per esprimere al meglio la creatività e l’apprendimento.
Chissà quanti artisti sono usciti da qui…chissà quanti altri ne sarebbero nati.
Ad oggi è sempre più raro trovare un ragazzo con la passione per l’artigianato e l’arte… infondo un artista, altro non è che un mezzo di comunicazione di sentimenti, un modo di espressione che dona qualcosa a chi lo riceve.
Un mondo senza arte è un mondo senza sole.
Enrico Hasson
TAG: Istituto D'Arte Fluvio Muzzi, L'Aquila, Italia, Abruzzo, Daniele D'Ambrosio Fotografia
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